Osservando la vegetazione durante le stagioni, ho notato che durante i periodi secchi, l’erba, o meglio le specie di graminacee dei terreni mediamente fertili, hanno difficolta’ a crescere. Questo perche’ le erbe hanno nella maggior parte dei casi radici che non penetrano profondamente nel terreno. Nei periodi piovosi o nei climi atlantici dove piove spesso, l’erba assorbe l’aqua piovana velocemente crescendo rigogliosamente.
Ma non e’ tutto, storicamente, l’erba si e’ adattata ad essere brucata dagli erbivori, o falciata dall’uomo reagendo al taglio formando velocemente nuovi germogli. Questa caratteristica fa si che in queste condizioni l’erba tende a dominare la vegetazione.
Diversamente, se la vegetazione non viene brucata o tagliata, l’erba compie il suo ciclo e dopo la formazione dei semi tende a seccarsi e immagazzinare le riserve di sostanze nutritive nelle radici.
Differenza; a sinistra vegetazione mai tagliata, a destra tappeto erboso tagliato 20/25 volte durante la stagione di crescita. Hempens, Olanda
Le piante invece che hanno le radici piu’ profonde, tipo la Cicoria selvatica o la Carota selvatica, aprofittano dei periodi secchi, sopravanzando nella crescita le graminacee. Un prato naturale su terreni mediamente fertili dei paesi mediterranei o continentali ha normalmente piu specie rispetto ai prati atlantici, e molte di queste specie colorano il prato con fioriture sgargianti, attirando api, farfalle e altri insetti. Quest prato si puo’anche tagliare, 2 o 3 volte all’anno, allungando la fioritura e fissando la successione naturale su l’associazione vegetale a prato.
Quindi, si puo affermare che per ogni clima c’e’ un prato adatto. Perche’ spendere tempo e denaro nella problematica realizzazione del classico tappeto inglese in Italia, se con pochi accorgimenti si ottiene un bellissimo prato fiorito?