L’Oasi umida F. Rossato
É ancora vivo il ricordo di quando, da bambino, una mattina credo d’inverno, sentivo in lontananza un rumore insolito. Proveniva dai campi in direzione nordovest rispetto alla mia casa, Era il ruggire di un’enorme scavatore che si stava mangiando un paio di campi per trovare credo argilla per l’industria edile. I lavori non sono proseguiti per lungo tempo, probabilmente non c’era materiale buono da trovare. Quando il Tirannosauro di ferro se n’é andato, ha lasciato sul campo due enormi buchi. Questi buchi, chiamati anche cave, si sono riempiti di acqua e le sponde sono state conquistate da una ricca vegetazione, creando una dei posti piú attraenti della zona. Non per niente era questo posto una delle mete preferite durante le mie scorribande nella campagna.
Paradossalmente, l’escavazione per fini economici é stata combattuta per anni, soprattutto dai gruppi ambientalisti, senza dubbio con buonissime ragioni. Ma queste cave hanno riportato un pó di ambienti umidi in una campagna un tempo molto ricca di acqua ma purtroppo in gran parte prosciugata dall’uso antropico del territorio.
Le cave si trovano in una vasta zona di campagna ai confini tra i comuni di San Giorgio delle Pertiche e Santa Giustina in Colle. Zona agraria non ancora compromessa da infrastrutture o costruzioni.


Ripristino
L’Oasi comprende un’area di circa 20.000mq, di proprietá del comune di San Giorgio delle Pertiche. I due laghetti coprono una superficie totale di 9.000 mq.
Agli inizi degli anni 90 l’area é stata acquistata dal comune con lo scopo di realizzare un’oasi naturale. Il Gruppo Ambiente di San Giorgio delle Pertiche, in collaborazione con le autoritá comunali, ha presentato un piano per il ripristino e la valorizzazione ambientale delle cave. Questo piano comprendeva la pulizia, risanamento e ristrutturazione dei due specchi d’acqua. Successivamente, il progetto prevedeva l’introduzione di circa 1.000 piante arboree ed arbustive caratteristiche della vegetazione autoctona originaria della Padania. Durante le operazioni di ripristino e pulizia, é stata eliminata gran parte della vegetazione riparia spontanea. Devo ammettere che la vista delle rive “ripulite” mi ha lasciato a quel tempo alquanto sconcertato. Mi sono anche chiesto se prima delle operazioni ci sia stato un monitoraggio al fine di individuare eventuali specie spontanee rare o importanti da conservare. Comunque la pulizia é stata necessaria per estrarre vari rifiuti che nel tempo sono stati gettati nelle cave.
Dopo la pulizia, i progettisti sono passati alla fase di ristrutturazione e impianto con l’intento di realizzare i seguenti biotopi:
- Uno specchio d’acqua maggiore (circa 6.000 mq)
- Uno specchio d’acqua minore (circa 3.000mq)
- Un settore a bosco rado, all’interno del quale un piccolo edificio con funzione didattico-naturalistica
- Un settore a bosco fitto
- Un settore a prato
- Alcune siepi spinescenti
Sentieri, strutture ricreative e osservatori ornitologici completeranno la ristrutturazione dell’oasi e daranno all’oasi oltre alla funzione naturalistica, anche un carattere educativo e ricreativo.


Biodiversitá
A questo punto possiamo fare un quadro della biodiversitá dell’Oasi, e vedere se la ristrutturazione ha portato ai risultati sperati. Premetto che in data di scritto di questo articolo la conoscenza della biodiversitá é basata su un monitoraggio invernale eseguito assieme ad alcuni membri del Gruppo Ambiente di San Giorgio delle Pertiche. Evidentemente é un quadro solamente parziale che dovrá essere attualizzato durante futuri monitoraggi.
Piante arboree e arbustive introdotte
- Farnia Quercus robur
- Frassino Fraxinus excelsior
- Pioppo bianco Populus alba
Bacche di Rosa canina, ai margini dell’Oasi - Pioppo nero Popupus nigra
- Acero riccio Acer pseudoplatanus
- Ciliegio selvatico Prunus avium
- Tiglio nostrano Tilia cordata
- Carpino bianco Carpinus betulus
- Ontano nero Alnus glutinosa
- Acero campestre Acer campestre
- Pioppo tremulo Populus tremulus
- Ciliegio a grappoli Prunus padus
- Melo selvatico Malus sylvatica
- Pero selvatico Pyrus pyraster
- Biancospino Crataegus monogyna
- Nocciolo Corylus avellana
- Viburno palla di neve Viburno opulus
- Prugnolo Prunus spinosa
- Ligustrello Ligustro vulgaris
- Sanguinella Cornus sanguinea
- Spino cervino Rhamnus cathartica
- Salice grigio Salix cinerea
- Salicone Salix caprea
- Berretta da prete Euonymus europaeus
- Rosa selvatica Rosa canina
Le ultime due specie, trovate lungo la siepe, potrebbero essere spontanee.
Specie spontanee arboree e arbustive
- Salice bianco Salix alba
- Sambuco Sambucus nigra
- Alloro Laurus nobilis
- Leccio Quercus ilex (Alcune pianticelle i cui semi provengono da un giardino vicino)
Olmo, (Ulmus minor), e Platano (Platanus orientalis) non sono stati rinvenuti, ma probabilmente presenti lungo il fosso che costeggia le cave.
Rampicanti legnose
- Edera Hedera helix
Specie erbacee
- Ortica Urtica dioica
- Edera terrestre Glechoma hederacea
- Cinquefoglie comune Potentilla reptans
- Carice spondicola Carex riparia
- Rovo Rubus fruticosus
Scorcio della campagna vista dalla siepe dell’Oasi. - Prunella comune Prunella vulgaris
- Mazza d’oro comune Lysimachia nummularia
- Ranuncolo acre Ranunculus acris
- Verbena comune Verbena officinalis
- Cespica annua Erigeron annus
- Giunco comune Juncus effusus
- Cannuccia di palude Phragmites australis
- Tarassaco comune Tarassaco officinalis
- Gramigna comune Elymus repens
- Piantaggine maggiore Plantago major
- Fiordaliso stoppione Centaurea jacea
- Coda di cavallo Equisetum telmateya
- Pabbio comune Setaria viridis
- Saeppola canadese Conyzia canadensis
- Centocchio comune Stellaria media
- Gigaro chiaro Arum italicum
- Ranuncolo favagello Ficaria verna
- Peverina dei campi Cerastium arvense
- Romice crespo Rumex crispus
- Erba mazzolina Dactylis glomerata
- Cinquefoglie indiana Potentilla indica
- Cardo dei campi Cirsium arvense
- Acetosella dei campi Oxalis acetosella
- Veronica comune Veronica chamaedrys
- Bambagione pubescente Holcus lanatus
- Piantaggine lanceolata Plantago lanceolata
- Cicoria selvatica Cichorium intybus
- Carota selvatica Daucus carota
La zona a bosco ha raggiunto un certo equilibrio per cui una eventuale manutenzione puó essere ridotta al minimo. Un’altro discorso si puó fare per la zona a prato e a bosco rado, se si vogliono mantenere questi biotopi si dovrebbe fare una manutenzione adeguata per evitare il rimboschimento spontaneo.


Funghi
- Marasmius oreades Gambesecche
- Tricholoma scalputratum
- Flammulina vellutipes
- Meruliopsis corium
- Armillaria mellea Chiodino
- Coprinus atramentarius
- Agaricus campestris
- Hypholoma fasciculare
- Psathyrella spadiceogrisea ss. lato


Uccelli
- Pettirosso Erithacus rubecula
- Cinciallegra Parus major
- Scricciolo Troglodytes troglodytes
- Verdone Chloris chloris
- Cardellino Cardelius cardelius
- Fringuello Fringilla coelebs
- Capinera Sylvia atricapilla
- Merlo Turdus merula
- Martin pescatore Alcedo atthis
- Garzetta Egretta garzetta
- Germano reale Anas plathyrhynchos
- Airone guardabuoi Bubulcus ibis
- Airone Ardea cinerea
- Folaga Fulica atra
- Gallinella d’acqua Gallinula chloropus
- Picchio verde Picus viridis
- Picchio rosso maggiore Dendrocopos major
- Cesena Turdus pilaris
- Gazza Pica Pica
Specie comuni di uccelli rapaci come Poiana (Buteo buteo) e Gheppio (Falco tinnuculus) sono probabilmente presenti in zona.


Mammiferi
Per quanto riguarda i mammiferi, é questo un capitolo tutto da scoprire.
Durante il monitoraggio invernale non sono stati segnalati mammiferi. Considerando il fatto che molti mammiferi sono schivi o hanno un’attivitá prvalentemente notturna, il fatto che non siano stai segnalati, non significa che siano assenti. Basandomi su testimonianze dirette, posso segnalare la presenza del Ghiro, (Glis glis). Si puó inoltre ipotizzare la presenza quasi certa del Ratto nero (Rattus norvegicus), dell’Arvicola, (Arvicola terrestris), e altri piccoli roditori. Riccio (Erinaceus europaeus), Lepre (Lepus europaeus) e Nutria (Myocastor coypus) sono abbastanza comuni nella campagna Veneta, quindi non é da escludere che si aggirino nell’Oasi. Lo stesso vale per diverse specie di Pippistrelli.
Spero che durante i prossimi monitoraggi o attraverso altre testimonianze dirette si possa compilare una lista piú dettagliata dei mammiferi presenti nell’Oasi.
Rettili e Anfibi
Essendo un posto ricco d’acqua, é quasi certa la presenza di anfibi come rospi, rane, biscie d’acqua ,orbettini e salamandre. Come si sá, durante l’inverno anfibi e rettili sono in letargo, quindi durante il monitoraggio invernale non li si possono segnalare. Durante l’estate si potrá avere un’idea piú dettagliata delle specie presenti.
Insetti
Quanto detto a riguardo degli anfibi, vale anche per gli insetti. É tutto un mondo da scoprire, un mondo che svolge le sue attivitá prevalentemente durante la bella stagione.
- Myathropa florea
Evidentemente queste sono liste che durante i prossimi monitoraggi sono destinate ad allungarsi. Sono gradititissime anche eventuali coorrezioni o aggiunte di specie da parte dei lettori.
Conclusione
Con il ripristino le cave hanno perso quella spontaneitá “selvaggia” della vegetazione tipica delle zone non gestite. Ma lo studio accurato dei progettisti ha creato un zona di notevole valore naturalistico. Introducendo specie arboree ormai da tempo scomparse dalla pianura Veneta, si sono messe le fondamenta per un’eventuale diffusione e ritorno delle specie arboree Padane nella zona. Ma non solo, le specie arboree e arbustive attirano tutta una serie di organismi animali e vegetali che vivono in relazione con le piante. Dal punto di vista ricreativo e didattico, l’Oasi é il posto ideale per lo studio della biodiversitá potenziale della campagna dell’Alta Padovana. La combinazione stagno-bosco-rive alberate-siepi-fosso-pato e la locazione al centro di una vasta zona rurale sono le condizioni ideali per istituire una specie di laboratorio di studio permanente dove scuole e cittadini possono fare conoscenza della Natura del luogo.
Gilberto Squizzato
Ringrazio gli amici del Gruppo Ambiente di San Giorgio Delle Pertiche per avermi aiutato nel monitoraggio e per avermi fornito le pubblicazioni necessarie per scrivere questo articolo. É stato un piacere avervi incontrato dopo tanti anni e avere camminato assieme nell’Oasi!