Durante l’inverno l’orto e’ a riposo, la stagione produttiva e’ finita. A parte qualche ortaggio tipo il porro, e il topinambur, e certi tipi di cavoli, la maggior parte del raccolto e’ gia’ consumata o conservata in vasi, sabbia, congelatore o cassette.
Dopo il raccolto delle patate per esempio, si puo’seminare un miscuglio di fiori selvatici, oppure lasciare la vegetazione spontanea. La vegetazione che ne risulta avra’il tempo, durante la tarda estate e l’autunno di fiorire attirando api e farfalle, e produrre semi, utilissimi per lo svernament di uccelli e altri animali.
Erbe in fiore nell’orto d’autunno.
A destra un orto lavorato per l’inverno, a sinistra l’orto “biodiverso”
Lasciando la vegetazione spontanea durante l’inverno si ha anche il vantaggio che il terreno viene protetto dal ghiaccio e si neutralizza il dilavamento delle sostanze nutritive dal terreno.