Passato l’inverno, e’ ora di preparare il terreno per la semina. Le piante lasciate crescere in autunno, sono ormai ridotte a steli che si rompono facilmente. I semi delle piante sono stati mangiati da uccelli e piccoli animali per sopravvivere , durante la stagione fredda. La vegetazione dell’orto e’ un mosaico di erbe, sopratutto nelle parti piu’ umide e lungo i camminamenti, e piante rinsecchite dall’inverno. Una cosa che ho notato e’ il fatto che nelle zone che durante l’autunno erano coperte da piante a foglia larga, seminate o no, non crescono erbe tipo gramigna e altre graminacee. Qui’ la lavorazione puo’ essere fatta con un’attrezzo fantastico, l’artiglio da giardino! Con questo non si rivolta la terra, ma viene frammentata lasciando i vari strati naturali quasi intatti.
L’artiglio da giardino ha gli artigli ricoperti da tubi di rame, il rame e’ un metallo che non arruginisce e penetra piu’ facilmente nel terreno. Per fare questo ho semplicemente usato tubi usati nelle connessioni per il riscaldamento.
Se il terreno e’ ricoperto di erbe, uso la forca e rivolto la terra, anche la forca e’ ricoperta di rame. Rivoltando la terra si crea una situazione dove la concorrenza delle erbe selvatiche viene ridotta al minimo, e le verdure seminate possono germinare indisturbate. le nostre verdure potranno convivere con le erbe selvatiche quando avranno raggiunto dimensioni adeguate. Naturalmente sotto la la nostra supervisione.
La lavorazione del terreno non e’ altro che riportare la terra ad una situazione dove le piante seminate non trovano la concorrenza delle piante selvatiche, praticamente si crea un’ambiente adatto a piante pioniere, piante che in una stagione crescono, fioriscono e fruttificano, cosi come si comporta la maggior parte delle verdure.
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